La comunità di Soldano si è stretta attorno al dolore della famiglia Privitera, raccogliendosi in una piazza San Giovanni Battista gremita, per un commovente tributo a Samuele, giovane promessa del ciclismo strappato troppo presto alla vita.
La perdita, avvenuta all’età di soli 19 anni in seguito a un incidente durante la prima tappa del 61° Giro Ciclistico della Valle d’Aosta – Mont Blanc, a Pontey, ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di amici, parenti e appassionati di sport.
Accanto ai genitori, Monica e Gigi, la fidanzata Vittoria, il sindaco Vittorio Fimmanò e un’ampia rappresentanza del paese, hanno partecipato al ricordo del ragazzo, un talento emergente che incarnava la passione per la bicicletta e la vitalità giovanile.
La madre, Monica, con voce rotta dall’emozione, ha espresso la necessità di un momento di condivisione e saluto, un atto d’amore collettivo per elaborare il lutto e trovare la forza di guardare al futuro.
“Era un ragazzo che rideva, un’anima solare,” ha detto, sottolineando la profonda tristezza per la perdita di una presenza così luminosa.
Il tributo si è concretizzato in un affettuoso mosaico di ricordi, attraverso cartelloni adornati da fotografie che ripercorrono la vita di Samuele, dai primi vagabondaggi in bicicletta ai successi sportivi.
La madre, rivolgendosi alla folla, ha espresso profondo rammarico per il dolore condiviso, ma ha offerto una promessa di rinascita: “Torneremo a sorridere insieme, perché Samuele vivrà per sempre nel nostro cuore.
” Un appello commovente è stato rivolto alla fidanzata, Vittoria, giovane ciclista di talento, invitandola a custodire le parole e l’eredità di Samuele, a non sprecare il dono della passione e del talento che la vita le ha offerto.
La fidanzata, a sua volta, ha espresso il suo amore e la sua gratitudine, ricordando i chilometri che li avevano separato ma la forza del loro legame.
“Mi hai insegnato a credere nella bellezza dei sogni,” ha detto, rivelando la profondità del loro rapporto e il sogno condiviso che ora sembra irraggiungibile.
Il padre, Gigi, ha voluto ringraziare le numerose squadre ciclistiche, sia locali che esterne, che hanno contribuito alla crescita sportiva del figlio, riconoscendo il valore del sostegno e della collaborazione nella formazione di un atleta.
Il momento culminante della cerimonia è stato il lancio di palloncini, ognuno dei quali portava con sé un messaggio scritto a mano dagli amici e dai parenti, un ultimo saluto carico di affetto e speranza.
Un gesto simbolico che ha elevato nel cielo i ricordi di Samuele, un giovane ciclista che, seppur breve, ha lasciato un segno indelebile nel cuore della sua comunità.
L’evento non è stato solo un lutto, ma una celebrazione di una vita vissuta intensamente e una promessa di onorare la sua memoria attraverso la passione per lo sport e la solidarietà umana.