giovedì 7 Agosto 2025
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Genova

Svoltata SkyMetro: Genova ripensa la mobilità urbana.

La questione dello SkyMetro, l’ambizioso progetto di collegamento rapido per la Val Bisagno a Genova, si risolve in un punto di svolta cruciale, segnando la fine di una contesa politica e l’apertura a una nuova visione di mobilità urbana.

La sindaca Silvia Salis, fedele alla promessa elettorale, ha efficacemente negoziato con il Ministero delle Infrastrutture, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, eludendo la minaccia di dover restituire i 19 milioni di euro già investiti nella progettazione dell’opera.
Questa manovra, a differenza delle iniziali tensioni alimentate dal viceministro Edoardo Rixi, si è concretizzata in un confronto istituzionale costruttivo, che ha permesso di definire una nuova direzione.
La svolta non si limita all’evitare un onere finanziario per il Comune.

Essa rappresenta un’opportunità per ripensare il sistema di trasporto nella Val Bisagno, perseguendo obiettivi di sostenibilità ambientale, integrazione paesaggistica e fattibilità tecnica.

Il Ministero ha infatti riconosciuto la piena disponibilità del Comune a elaborare un nuovo progetto, in linea con le future linee guida del bando nazionale, un segnale di collaborazione e lungimiranza che trascende le dinamiche di partito.

La vicenda mette in luce come la retorica politica, spesso improntata a polemiche e accuse reciproche, possa mascherare la reale necessità di soluzioni concrete.
L’atteggiamento iniziale, caratterizzato da minacce e insinuazioni, si è rivelato controproducente, evidenziando una miopia strategica che rischiava di compromettere il futuro della Val Bisagno.

Il tentativo di strumentalizzare la questione a fini propagandistici è stato efficacemente smentito dai fatti, dimostrando l’importanza di un approccio basato sulla collaborazione e sulla ricerca del bene comune.

Come sottolineato dal senatore del M5S Luca Pirondini, la vicenda trascende la semplice questione finanziaria.
Non si tratta solo di evitare la restituzione di denaro pubblico, ma di riconoscere che il progetto SkyMetro, con le sue limitazioni e le sue problematiche intrinseche, non era più una soluzione percorribile.
La necessità di una “skylogica” – ovvero di una visione chiara, razionale e orientata al futuro – si imponeva come imperativo.
Il futuro della mobilità nella Val Bisagno si apre ora a nuove possibilità.

Un progetto credibile, condiviso e sostenibile è un diritto per i cittadini, e rappresenta un investimento nel futuro della città.
La vicenda dello SkyMetro, da contenzioso politico, si trasforma in un’occasione per dimostrare che la collaborazione, la lungimiranza e la ricerca del bene comune possono superare le divisioni e costruire un futuro più prospero per Genova.

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