martedì 2 Settembre 2025
24.5 C
Genova

Tragedia a Castel Vittorio: operaio muore, indagine sull’azienda.

La comunità di Castel Vittorio è scossa da una tragedia che solleva urgenti interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla responsabilità delle aziende.

Massimiliano Bona, un operaio di 55 anni, ha perso la vita il 29 agosto a seguito di una caduta dal tetto del municipio, dove erano in corso i preparativi per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
La dinamica, ancora oggetto di indagine da parte dei Carabinieri sotto la direzione del magistrato di Imperia, fa emergere un quadro potenzialmente grave, con l’iscrizione nel registro degli indagati del titolare dell’impresa appaltatrice, accusato di omicidio colposo derivante da un infortunio sul lavoro.
Le prime ricostruzioni suggeriscono che Bona fosse sul tetto per una fase preliminare, presumibilmente un sopralluogo volto a valutare i dettagli tecnici necessari per l’installazione dell’impianto.

La caduta, avvenuta da un’altezza di circa quattro metri, è precipitata in un’intercapedine di dimensioni contenute, circa quaranta centimetri di larghezza, rendendo vani i tempestivi soccorsi.

L’evento non è semplicemente un incidente; rappresenta un campanello d’allarme sulla gestione della sicurezza nei cantieri.

L’ipotesi centrale, al momento, è quella di una fatale leggerezza, concretizzata dal mancato utilizzo o errato collegamento dell’imbracatura di sicurezza, un dispositivo essenziale in lavori in quota.

Questo solleva interrogativi cruciali sulla formazione del personale, sulla verifica dell’idoneità dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e sulla supervisione delle attività lavorative.

La tragedia di Massimiliano Bona non può essere relegata a un episodio isolato.
È necessario un’indagine approfondita che analizzi non solo le responsabilità dirette, ma anche le dinamiche organizzative e culturali che hanno portato a questa perdita di una vita.
La sicurezza sul lavoro non è una mera formalità burocratica, ma un diritto fondamentale e un dovere inderogabile per ogni datore di lavoro.

L’episodio richiede un’urgente riflessione a livello nazionale, al fine di rafforzare i controlli, incentivare la prevenzione e garantire che simili tragedie non si ripetano, tutelando la dignità e la vita dei lavoratori.
Il lutto per la perdita di Massimiliano è accompagnato dalla necessità impellente di trasformare questa sofferenza in azione concreta per un futuro più sicuro.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -