Un tragico evento ha scosso la comunità di San Colombano Certenoli, in Liguria, quando un agricoltore ottantacinquenne ha subito un gravissimo infortunio durante l’utilizzo di un trattore.
L’incidente, avvenuto nel pomeriggio in località Baranzuolo, ha visto il mezzo agricolo ribaltarsi improvvisamente, intrappolando l’uomo sotto il suo peso.
Le grida di aiuto dell’anziano, percepite dai familiari presenti nelle vicinanze, hanno immediatamente innescato una corsa contro il tempo.
Un dispositivo di soccorso ampio e complesso si è mobilitato con tempestività: i vigili del fuoco, con la loro attrezzatura specializzata, hanno lavorato per liberare l’agricoltore, affrontando la sfida imposta dalla stabilità precaria del trattore e dalla necessità di evitare ulteriori danni all’uomo.
La Croce Verde di Carasco, con i suoi militi esperti nel soccorso in emergenza, ha collaborato attivamente, mentre il personale sanitario del 118 ha stabilizzato le condizioni del ferito sul posto.
I Carabinieri della Compagnia di Chiavari hanno assicurato la gestione della scena e la ricostruzione dinamica dell’accaduto.
Le operazioni di estricazione sono state particolarmente delicate e richiedono precisione, data la fragilità dell’anziano e il rischio di complicazioni dovute alla compressione prolungata.
La difficoltà di accesso alla zona, tipica delle aree rurali collinari, ha ulteriormente complicato l’intervento.
La gravità delle lesioni ha reso necessario il trasferimento d’urgenza in elisoccorso presso l’ospedale San Martino di Genova, in codice rosso.
La prognosi rimane riservata, con particolare attenzione alle condizioni degli arti inferiori, dove si sospettano fratture complesse e possibili danni ai tessuti molli e vascolari.
Questo drammatico episodio solleva, ancora una volta, l’importanza di una maggiore attenzione alla sicurezza negli ambienti agricoli, soprattutto in un contesto demografico caratterizzato da un invecchiamento della popolazione attiva.
L’utilizzo di macchinari agricoli, spesso pesanti e complessi, richiede formazione specifica, manutenzione accurata e l’adozione di misure preventive volte a minimizzare i rischi di infortuni, tutelando la salute e la sicurezza di chi lavora la terra.
L’evento si configura come un monito per l’intera comunità agricola, invitando a una riflessione approfondita sulle pratiche operative e sulle responsabilità individuali e collettive per prevenire simili tragedie.