Un provvedimento d’urgenza, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Imperia su istanza della Procura, ha disposto l’allontanamento dall’abitazione di un uomo a Ventimiglia, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
L’evento scatenante risale al 15 ottobre scorso, quando un intervento delle forze dell’ordine, richiesto per una violenta lite domestica, ha rivelato una scena di drammatica escalation.Gli agenti, giunti sul posto, hanno rilevato segni evidenti di violenza, tracce di sangue che macchiavano le pareti, testimonianza di una brutalità inaudita.
La ricostruzione degli eventi ha svelato un quadro allarmante: l’uomo, in stato di alterazione alcolica, era rientrato in casa in seguito a un confronto con il padre in un bar, dove era stato rimproverato per i suoi comportamenti.
L’insulto percepito, seppur banale in sé, ha innescato un’esplosione di rabbia, sfociata in aggressioni fisiche reiterate e violente nei confronti del genitore.
Il padre, tentando di placare la furia del figlio, è stato colpito con schiaffi e pugni.
La madre, intervenuta per difendere il marito, ha subito la stessa sorte, venendo brutalmente aggredita e sbattuta contro una porta, a dimostrazione di una perdita totale di controllo e un disprezzo per la dignità umana.
La donna, con un atto di coraggio e nonostante il terrore, è riuscita a chiedere aiuto, avvisando amici che, a loro volta, hanno allertato i soccorsi.
Le indagini hanno approfondito la dinamica familiare, emergendo un quadro complesso e preoccupante.
L’uomo, afflitto da una dipendenza conclamata da alcol e sostanze stupefacenti, ha ripetutamente manifestato comportamenti violenti nei confronti dei genitori nel corso del tempo.
La coppia, spaventata dalle possibili ritorsioni e probabilmente vittima di un silenzioso ricatto emotivo, aveva fino ad allora preferito sopprimere l’orrore, convivendo con la paura e rinunciando a denunciare la situazione.
Questo caso, purtroppo, non è un evento isolato, ma riflette una realtà sociale complessa, in cui la dipendenza, la fragilità psicologica e la difficoltà di comunicazione possono generare dinamiche familiari distruttive e violente.
Il provvedimento d’allontanamento rappresenta un primo passo per tutelare la sicurezza dei genitori e offrire loro una possibilità di ricostruire una vita libera dalla paura, auspicando al contempo un percorso di recupero e riabilitazione per l’aggressore.
La vicenda sottolinea l’importanza di servizi di supporto psicologico e sociale per le famiglie in difficoltà e la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza domestica, rompendo il muro del silenzio che troppo spesso protegge i carnefici.