Luzzati e Noberini: un’eredità genovese da custodire.

L’eredità di due figure chiave, Emanuele Luzzati e Sergio Noberini, risuona ancora vivida nel panorama culturale genovese e oltre.
Un legame profondo, tessuto di amicizia, collaborazione artistica e profonda devozione, che ha segnato indelebilmente la storia della Fondazione Luzzati.
Ricordo con affetto un gesto di generosità giovanile, un disegno ricevuto da Luzzati, un piccolo tesoro che ancora custodisco.
Più recentemente, il suo contributo scenografico per “Zazie” all’Auditorium Montale ha rappresentato un momento di straordinaria simbiosi artistica.

Parallelamente, un rapporto intenso e costruttivo con Sergio Noberini si è sviluppato sia attraverso la direzione del coro dei bambini al Porto Antico, sia negli incontri più recenti al Ducale, un percorso condiviso di valorizzazione del patrimonio culturale genovese.
La scomparsa prematura di Noberini ha lasciato un vuoto incolmabile, ora mitigato dalla mia nomina a Presidente della Fondazione, un ruolo che accolgo con profonda responsabilità e con l’intento di onorare la loro visione.
La mia priorità è la prosecuzione del lavoro di Noberini, un uomo di profonda conoscenza dell’arte di Luzzati, un pilastro imprescindibile nel tessuto culturale cittadino.
Questa continuità si concretizza nella programmazione futura, affiancata da un comitato scientifico di alto livello e dal supporto prezioso dei collaboratori di Noberini, figure esperte e appassionate che operano da anni all’interno della Fondazione.
Il nostro obiettivo primario è ampliare l’apertura della Fondazione, accogliendo nuove iniziative e mostre, nel pieno rispetto della sostenibilità economica.
Attualmente, Casa Luzzati a Palazzo Ducale ospita la mostra “Luzzati.

I sentieri dell’Ottocento”, un viaggio incantato attraverso arte, letteratura, teatro e musica, che esplora le radici del suo universo creativo.

Questa esposizione, frutto della collaborazione tra la Lele Luzzati Foundation e il Comune di Genova, si inserisce nel più ampio progetto “Genova e l’Ottocento”, un omaggio al profondo legame che unisce la città al XIX secolo.

La mostra rivela la straordinaria capacità di Luzzati di reinterpretare i temi centrali di quell’epoca, attraverso un linguaggio poetico, visivo e scenografico inconfondibile, tessendo dialoghi sorprendenti con opere e personaggi iconici, da Pinocchio ai Promessi Sposi, da Alice nel Paese delle Meraviglie a Lo Schiaccianoci.

La mostra si articola in diverse sezioni tematiche.
Il cuore letterario è dedicato ai capolavori di Manzoni e Collodi, mentre una sezione significativa celebra l’amore di Luzzati per il teatro.

Il rapporto con Rossini occupa un posto di rilievo, con particolare attenzione a “Il mio amico Pulcinella,” una testimonianza del loro incontro fecondo.

Questa sezione è arricchita da materiali inediti e rari, legati alle opere più amate come “La gazza ladra” e “L’italiana in Algeri”, titoli che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del teatro italiano, incarnando un’eccellenza che continua a ispirare generazioni di artisti e spettatori.

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