lunedì 20 Ottobre 2025
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Semifinale Paganini: sei talenti asiatici si sfidano a Genova

Mercoledì prossimo, il prestigioso ‘Premio Paganini’, concorso internazionale di violino con sede a Genova, vedrà scontrarsi sei giovani talenti asiatici nella cruciale semifinale.

Un’edizione che, come spesso accade, ha filtrato un numero significativo di aspiranti, lasciando in lizza un gruppo ristretto di interpreti provenienti esclusivamente dall’Asia orientale: Tianyou Ma (Cina, 2000), Rino Yoshimoto (Giappone, 2003), Aozhe Zhang (Cina, 2008), Hiu Sing Fan (Cina, 2000), Miu Hirai (Giappone, 2000) e Hiun Seo Kim (Corea del Sud, 2010).
La giuria, presieduta dal maestro Uto Ughi e composta da figure di spicco nel panorama violinistico internazionale come Pavel Berman, Pamela Frank, Mihaela Martin, Enzo Restagno, Sayaka Shoji e Ulf Wallin, ha deliberato a seguito di un’attenta valutazione delle esibizioni del secondo round.

L’esclusione di tutti i candidati europei, tra cui il russo Mkrtichian, sottolinea una tendenza osservabile negli ultimi anni, dove i talenti asiatici dimostrano una preparazione tecnica e musicale di elevatissimo livello, spesso arricchita da una profonda sensibilità interpretativa.
L’assenza di concorrenti provenienti da paesi come Germania, Spagna, Stati Uniti, Polonia e Italia (ben tre quest’anno) evidenzia la crescente competitività del panorama violinistico mondiale e la complessità di raggiungere le fasi finali di un concorso di tale portata.

La semifinale, programmata per mercoledì, si articolerà in due momenti distinti.
La mattinata sarà dedicata all’esecuzione di un brano di Paganini, estratto a sorte tra le opzioni previste dal regolamento: “God Save the King” (M.

S.

56) o il toccante “Nel cor più non mi sento” (M.

S.

44).

Questa prova, che richiede padronanza tecnica e capacità di affrontare la difficoltà, sarà seguita da un’inedita sfida: un’esecuzione cameristica che vedrà i sei semifinalisti confrontarsi con tre composizioni emblematiche.

Il programma prevede il Quartetto op.
14 n. 4 di Haydn, un esempio di equilibrio e perfezione formale, i “Tre pezzi per quartetto d’archi” di Stravinskij, un’opera che riflette l’evoluzione stilistica del compositore russo, e il Quintetto op.

44 di Schumann, un brano intriso di romanticismo e profondità emotiva.
L’arricchimento dell’esecuzione sarà garantito dalla presenza di solisti di eccezionale valore: il Quartetto Indaco, il Trio Kobalt e la violista Danusha Waskiewicz.
Questa fase del concorso non solo misura l’abilità individuale dei candidati, ma ne valuta anche la capacità di collaborare e interagire all’interno di un ensemble.
L’abilità di fondere la propria performance con quella degli altri musicisti, rispettando l’equilibrio e l’interpretazione collettiva, rappresenta un criterio di giudizio cruciale.

Al termine delle prove, la giuria, con una decisione ponderata, selezionerà i tre talenti che avranno l’opportunità di contendersi la vittoria nella finale di sabato, che incoronerà il nuovo astro nascente del violino.
L’appuntamento si prospetta dunque ricco di emozioni e di performance di altissimo livello.

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