La Liguria si confronta con una sfida cruciale per lo sviluppo economico e sociale: la connettività a banda larga.
Attualmente, un numero limitato di comuni – solo il 28,7% del totale – risulta effettivamente collegato, un dato che riflette una situazione di marcata disparità territoriale e un divario significativo rispetto alla media nazionale.
Questo scenario, emerso in sede di interrogazione consiliare, evidenzia una problematica complessa che trascende la mera disponibilità infrastrutturale.
Il progetto, finanziato e gestito a livello nazionale dai Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e delle Imprese e del Made in Italy, ha visto l’avvio nel 2016.
La Regione Liguria, pur consapevole dell’importanza strategica della banda larga, ricopre un ruolo marginale, limitandosi a monitorare l’attuazione degli interventi e a sollecitare il Governo centrale per accelerare i tempi di realizzazione.
Questa situazione solleva interrogativi sulla capacità della Regione di incidere attivamente sul processo, soprattutto in relazione alla necessità di adattare le soluzioni tecniche alle specifiche esigenze del territorio ligure, caratterizzato da morfologia complessa e densità abitativa variabile.
Nonostante i lavori di costruzione siano completati in 187 comuni, la connessione effettiva rimane insufficiente.
La difficoltà risiede nell’ultimo miglio, ovvero nel collegamento tra le infrastrutture realizzate e le abitazioni e le imprese.
Solo una parte dei comuni con infrastrutture esistenti beneficia di una connessione a banda larga: meno di un terzo dei comuni con fibra ottica e poco più di un quarto di quelli con collegamento radio.
Questo gap, oltre a penalizzare la competitività delle imprese locali, limita l’accesso ai servizi digitali per i cittadini, amplificando le disuguaglianze sociali ed economiche.
La principale criticità individuata dall’assessore Piana risiede nella mancanza di un’adeguata infrastruttura di rete di interconnessione, che isola di fatto i comuni collegati dalla dorsale principale.
Questa frammentazione impedisce la condivisione di risorse e la creazione di un ecosistema digitale efficiente, limitando il potenziale di sviluppo del territorio.
Le previsioni per il futuro delineano un piano di espansione graduale.
Nel 2025 si prevede il collegamento di ulteriori 24 comuni, mentre nel 2026 si raggiungerà la connessione di 105 ulteriori centri, portando il totale dei comuni collegati a 195.
Tuttavia, ben 35 comuni rimarranno esclusi dal piano attuale e saranno inclusi in un futuro bando di gara, sollevando dubbi sulla tempestività dell’intervento e sulla possibilità di colmare definitivamente il divario digitale.
La questione della banda larga in Liguria non è quindi solo una questione tecnica, ma una questione di sviluppo economico, di equità sociale e di modern revisione del piano e di una nuova program