Un’ondata di innovazione e resilienza sta investendo il savonese, un’area geografica segnata da una complessa eredità industriale, grazie a un’iniziativa regionale volta a stimolare la rinascita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Sette nuove imprese, ciascuna portatrice di un progetto distintivo e potenzialmente trasformativo, si affiancano a quattordici aspiranti imprenditori, pronti a mettere radici e a contribuire attivamente alla rivitalizzazione del territorio.
L’annuncio, formulato congiuntamente dall’assessore regionale Paolo Ripamonti e dal consigliere Alessio Piana, suggella la conclusione del bando dedicato ai ventuno comuni aderenti all’accordo di programma.
Questo risultato non è un evento isolato, ma il coronamento di un percorso strategico di incentivazione, profondamente radicato nella Val Bormida e volto a riscoprire e potenziare la storica vitalità imprenditoriale che da sempre contraddistingue l’area.
Il savonese, in virtù della sua performance eccezionale – risultando il più virtuoso in Italia tra i territori riconosciuti in base alla legge 181/89 – attesta l’efficacia delle politiche di sostegno all’economia locale, che integrano interventi regionali e risorse nazionali provenienti da Invitalia.
Questa leadership sottolinea come un approccio sinergico tra enti pubblici e soggetti privati possa generare risultati tangibili in aree che necessitano di un impulso decisivo.
Il bando, attentamente strutturato, offriva agevolazioni a fondo perduto, coprendo fino al 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 50.000 euro.
Un incentivo ancora più consistente, fino a 130.000 euro, era riservato a nuove attività impiantate nell’ambito dell’accordo di programma del 2023, con particolare attenzione ai settori manifatturiero, industriale e alla gestione sostenibile dei rifiuti – aree strategiche per la diversificazione economica e la creazione di filiere innovative.
L’impegno regionale non si ferma a questo: si auspica che le richieste di contributo, che superano il milione e quattrocento mila euro, si concretizzino presto in opportunità economiche concrete, in nuovi posti di lavoro qualificati e in un miglioramento generale della qualità della vita per i cittadini savonesi.
Questo investimento è visto come un catalizzatore per un cambiamento strutturale, in grado di rafforzare la resilienza del territorio e di proiettarlo verso un futuro di crescita sostenibile e prosperità condivisa.
La sfida ora è tradurre questi segnali positivi in un ciclo virtuoso di sviluppo, alimentato dall’ingegno locale e sostenuto da politiche pubbliche lungimiranti.








