La situazione dei minori stranieri non accompagnati (Msna) in Italia si configura come una sfida complessa e pressante, che richiede un’analisi approfondita e un intervento coordinato a livello nazionale.
La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha espresso con forza la necessità di un confronto diretto con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, invitandolo a un tavolo di lavoro con i sindaci delle città metropolitane, in programma per il 17 settembre.
Questa iniziativa, annunciata a margine della presentazione del rapporto di Anci Liguria sulla tratta e la prostituzione di strada, si inserisce in un quadro più ampio di criticità che affliggono la gestione di questa delicata tematica.
Il fulcro della richiesta di Salis risiede nella necessità di affrontare un problema intrinsecamente legato alla sicurezza pubblica, una responsabilità che, pur essendo delegata agli enti locali, deriva da scelte e politiche governative centrali.
I sindaci si trovano a dover implementare decisioni che impattano direttamente sulla sicurezza e sul benessere dei Msna, spesso con risorse limitate e senza un supporto adeguato.
La sindaca ha evidenziato una sensazione di “abbandono” a livello organizzativo ed economico, un sentimento condiviso da molti colleghi in tutta Italia.
L’attesa di finanziamenti cruciali, pari a 7 milioni di euro per il biennio 2023-2024, sta gravando significativamente sui bilanci comunali, minando la capacità di garantire servizi essenziali.
Questa problematica non è un’emergenza locale, ma un disallineamento strutturale che ha portato Anci nazionale a sollevare un campanello d’allarme.
Una lettera inviata al governo a giugno, ha messo in luce un vuoto di finanziamento complessivo di 190 milioni di euro per i Msna in due anni.
Si tratta, in sostanza, di rimborsi per spese già sostenute dai Comuni, i quali anticipano i costi dei servizi e attendono poi l’acquisizione dei fondi necessari.
Questo meccanismo crea un circolo vizioso che mette a dura prova la sostenibilità finanziaria degli enti locali.
La responsabilità della gestione dei Msna ricade sui sindaci, i quali riconoscono l’importanza di questa funzione e non intendono delegarla.
Tuttavia, la gestione efficace di questa sfida richiede un impegno condiviso e un sostegno concreto da parte del governo centrale.
Il tavolo di lavoro proposto da Salis mira a creare un momento di confronto costruttivo, con l’obiettivo di definire soluzioni concrete e sostenibili per affrontare le difficoltà attuali e prevenire future criticità.
La partecipazione del Ministro Piantedosi sarebbe fondamentale per garantire l’efficacia del confronto e tradurre le istanze dei sindaci in azioni concrete a livello nazionale.
La questione non si limita a un mero trasferimento di risorse, ma implica una revisione delle politiche e dei meccanismi di finanziamento per garantire una gestione equa, efficiente e rispettosa dei diritti dei minori stranieri non accompagnati.