In un gesto solenne che si colloca nel contesto più ampio della Giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti, l’assessore regionale Paolo Ripamonti ha onorato la memoria del Presidente Sandro Pertini con una partecipata deposizione floreale presso il cimitero di Stella.
L’atto, semplice nella sua forma, si carica di profondo significato, evocando il ricordo di una figura imprescindibile nel panorama storico e culturale italiano.
Sandro Pertini, uomo del popolo, intellettuale combattente, Presidente della Repubblica che ha saputo incarnare i valori di democrazia, giustizia sociale e partecipazione attiva, rappresenta un patrimonio inestimabile per l’identità nazionale.
 La sua figura, profondamente radicata nelle lotte per la liberazione e nella ricostruzione post-bellica, trascende le divisioni politiche e ideologiche, offrendo un esempio di integrità morale e dedizione al bene comune.
 La scelta del cimitero di Stella, luogo di riposo eterno per molti cittadini lombardi, amplifica il significato del tributo.
Non è solo un omaggio a un Presidente, ma un riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione dell’Italia democratica, che hanno lottato per i diritti dei lavoratori, che hanno creduto nella forza della solidarietà e nella dignità dell’individuo.
 La Giornata della Commemorazione dei Defunti invita alla riflessione sulla fragilità dell’esistenza, sulla caducità delle vicende umane, ma anche sulla necessità di preservare la memoria di coloro che ci hanno preceduto.
 Pertini, con la sua parabola esistenziale, ci insegna l’importanza di onorare il passato, di trarre ispirazione dai suoi eroi, di guardare al futuro con speranza e determinazione.
La deposizione del cuscino di fiori non è dunque un mero rituale, ma un atto di continuità, un impegno a perpetuare gli ideali di un uomo che ha saputo interpretare il sentire profondo del popolo italiano, un uomo che ha lasciato un’eredità di valori e di speranza che continua a illuminare il nostro cammino.
 È un momento per riflettere sul significato della cittadinanza, sulla responsabilità individuale e collettiva, sulla necessità di costruire un futuro più giusto e più equo per tutti.



                                    



