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venerdì 31 Ottobre 2025

Tariffe Amt a Genova: Scontro in Consiglio e polemiche

La recente revisione delle tariffe Amt a Genova ha generato un acceso dibattito istituzionale, sollevando interrogativi complessi e richiedendo una più approfondita analisi delle implicazioni per la collettività.

La seduta del Consiglio metropolitano, dedicata all’approvazione della nuova politica tariffaria dell’azienda di trasporto pubblico, si è conclusa senza esito, a causa dell’assenza del numero legale, evento esacerbato dalla contemporanea uscita dei consiglieri di area centrodestra.

La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha espresso un giudizio severo riguardo all’azione di tale minoranza, definendola “vergognosa”.

Tuttavia, il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha temperato tale reazione, sottolineando come l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione non rappresenti una novità.

Con una prospettiva maturata da anni di esperienza amministrativa, Bucci ha ricordato come, nel corso del suo mandato precedente da sindaco, situazioni analoghe si siano verificate con frequenza, senza provocare reazioni eccessive.
Il presidente Bucci, pur riconoscendo il diritto di opposizione di esprimere il proprio dissenso attraverso i canali istituzionali, ha evidenziato come l’abbandono dell’aula, sebbene lecito, sollevi interrogativi sulla responsabilità e sull’impegno dei rappresentanti eletti nei confronti della comunità.

La sua osservazione invita a una riflessione più ampia sul ruolo dell’opposizione all’interno del processo decisionale, auspicando una maggiore propensione al confronto costruttivo e alla ricerca di soluzioni condivise, soprattutto quando si tratta di temi cruciali come quello della mobilità urbana e dell’accessibilità ai servizi pubblici.
L’episodio ha riacceso il dibattito sull’opportunità di istituire una commissione ad hoc, incaricata di esaminare nel dettaglio le modifiche tariffarie proposte dall’Amt, valutando gli impatti socio-economici e i possibili effetti sulle diverse categorie di utenti.
Una commissione indipendente potrebbe raccogliere le istanze di tutti gli stakeholder, inclusi i cittadini, le associazioni di categoria e le rappresentanze sindacali, garantendo una maggiore trasparenza e legittimità del processo decisionale.
L’obiettivo sarebbe quello di trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sostenibilità economica dell’azienda di trasporto pubblico e l’imperativo di tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.

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