30 luglio 2024 – 08:45
Il comune di Bibiana ha recentemente adottato una decisione controversa riguardante la gestione dell’asilo nido, affidandola a operatori privati anziché mantenerla sotto il controllo diretto dell’amministrazione comunale. Questa scelta ha sollevato critiche da parte dei sindacati, che vedono con preoccupazione il venir meno del ruolo di supervisione e direzione della struttura da parte del settore pubblico, lasciando al privato totale autonomia nella fornitura del servizio senza linee guida specifiche per il suo corretto funzionamento.Le ragioni addotte dall’amministrazione per questa decisione si basano sulla difficoltà riscontrata nel trovare un nuovo gestore attraverso procedure di appalto o concessione. Il sindaco, Fabio Rosetto, difende la scelta sostenendo che garantirà la continuità del servizio per i prossimi sei anni, nonostante le preoccupazioni espresse dalla comunità locale.I sindacati hanno espresso forte dissenso riguardo alla mancanza di vincoli sul modello educativo adottato e alla mancanza di tariffe agevolate per le famiglie a basso reddito. Inoltre, si è evidenziata una scarsa considerazione nei confronti delle lavoratrici che hanno mantenuto un servizio di qualità fino a oggi sotto l’amministrazione comunale.Per rendere più attraente la gestione dell’asilo nido da parte di operatori privati, è stato deciso di esentare i nuovi gestori dal pagamento del canone di locazione nei primi due anni. Tuttavia, questa mossa è stata fortemente criticata in quanto potrebbe trasformare la struttura in un semplice centro di custodia oraria anziché preservarne la natura educativa e formativa essenziale per i bambini nella fascia d’età 0-6 anni.In conclusione, l’adozione di questo nuovo modello gestionale solleva dubbi e preoccupazioni riguardo al futuro dell’asilo nido a Bibiana e alla qualità dell’assistenza offerta ai bambini. Sembra emergere una visione distorta del ruolo cruciale che questa struttura svolge nel processo educativo dei più piccoli, mettendo a rischio la sua integrità pedagogica a favore di interessi economici contingenti.
