La donna Giorgio Armani per l’autunno inverno 2020/2021 rimarca una femminilità che punta all’essere più che all’apparire. Attenzione però: la sua non è una donna casta e castigata, ma una femmina complice e non schiava del suo corpo e delle mode.
I dettagli della collezione
Nella parte alta le profonde scollature si alternano a tagli che coprono completamente il corpo senza però nascondere la silhouette. Stesso principio per le giacche e i capispalla; anche se le svariate lunghezze si fanno portavoce di un look in continua evoluzione. Ad equilibrare l’insieme ci pensano le linee decise delle spalle. Non da meno i pantaloni e le gonne; il gioco delle ampiezze lascia trasparire e traspirare un principio di eleganza che incrocia, mescola e ricuce un concetto di femminilità in incessante movimento.
È una collezione fluttuante che si muove con il corpo della donna e che proprio per questo motivo non funge da corazza, bensì da alleata di charme e di eleganza. Il rigore tipico di Armani si ammorbidisce: i cappotti si fanno avvolgenti, i pantaloni sono quasi privi di struttura, le stampe ammiccano all’astratto, il velluto e la seta si susseguono- rincorrono e mixano. Maschile e femminile si combinano, così, in un nuovo equilibrio dove le note di romanticismo sono la vera chiave di lettura dello stile. Concretamente molto chic i pastrani, che donano una ventata di mistero all’outfit.
Non solo nero… e gli accessori micro
La palette dei colori vede risplendere il nero nelle sue molteplici sfaccettature che si equilibrano in un gioco di contrasti volto a evidenziare i toni e le diverse gradazioni. Tocchi di fucsia, grigio perla, indaco, rosso e blu elettrico donano un controllato entusiasmo all’insieme. Gli accessori si fanno micro e in particolar modo le borse sono così talmente poco invadenti che quasi non si notano.
La notte splende
Preziosissima è la sera: i 12 abiti che chiudono la sfilata – che ricordiamo si è tenuta a porte chiuse ed è stata divulgata in streaming a causa del coronavirus – sono l’espressione profonda dell’animo Armani.
A chiusura spettacolo Re Giorgio rende omaggio alla Cina con uno speciale défilé che ripresenta alcuni abiti presi in prestito dall’archivio di Armani Prive ispirati proprio alla cultura del “Regno di mezzo”.