La giornata di chiusura della settimana su Piazza Affari è stata contrassegnata da un calo, influenzata da un’imprevista interruzione tecnica che ha oscurato per 4 ore gli indici Ftse Mib e Ftse All Share, entrambi in ribasso dello 0,91%. Questo black-out, causato da problemi informatici riscontrati a livello globale, non ha avuto conseguenze sugli scambi regolari, che hanno visto un controvalore superiore a 2,28 miliardi di euro.Lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi decennali si è mantenuto stabile a 130,6 punti, con il rendimento italiano in crescita del 3,5% al 3,77% e quello tedesco del 3,6% al 2,46%.Nel paniere dei grandi titoli ha prevalso la tendenza al ribasso con significative perdite per Nexi (-3,81%), che ha subito una correzione dopo l’annuncio del collocamento di una quota da parte di Unicredit (-0,36%). Non sono emersi problemi legati al black-out informatico globale nel settore dei pagamenti digitali.Anche le azioni di Stm (-2,98%), Iveco (-2,77%) e Stellanits (-2.22%) hanno registrato flessioni in linea con il trend europeo. Difficoltà anche per Cucinelli (-2.11%) e Ferragamo (-3.66%) a causa dell’andamento sfavorevole dell’economia cinese; Eni (-1.47%) e Saipem (-1.7%) hanno risentito del calo del prezzo del greggio.Le banche hanno mostrato performance differenziate senza essere coinvolte nei problemi informatici: la Popolare Sondrio ha perso l’1.05%, Intesa lo 0.61% e Mps lo 0.55%. Banco Bpm è rimasta invariata mentre Bper è salita dello 0.3%. Tra i pochi titoli positivi spiccano Diasorin (+0.93%), Amplifon (+0.81%) e Prysmian (+0.59%), mentre Leonardo (+0.18%), Fineco (+0.16%) e Pirelli (+0.14%) sono rimasti poco mossi.Da segnalare la brillante performance di Piovan (+
Giornata di chiusura in ribasso a Piazza Affari, black-out tecnico e flessioni nei titoli principali
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