Il giovane Tiziano Lovisolo, originario delle Marche e ventiquattrenne, è stato posto ai domiciliari dopo essere stato arrestato durante gli scontri avvenuti alla manifestazione a favore della Palestina a Roma. Il giudice per le direttissime ha convalidato l’arresto del giovane, accusandolo di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale, nonostante la Procura avesse inizialmente richiesto il carcere preventivo.Secondo quanto trapela, Lovisolo era presente alla manifestazione insieme a un’amica e si è trovato coinvolto nei disordini nella zona della Piramide Cestia, dove viene accusato di aver inflitto lesioni che hanno superato i trenta giorni di prognosi. Si dice che abbia colpito con calci e pugni durante gli scontri, causando anche la frattura del bacino a un agente.Durante l’udienza, l’indagato ha respinto le accuse sostenendo di aver cercato di allontanarsi dalla manifestazione quando ha visto che la situazione stava degenerando ma che si è ritrovato coinvolto nei tafferugli poiché i varchi erano chiusi. Ha aggiunto di essere stato malmenato dalle forze dell’ordine senza aver aggredito nessuno.La difesa legale di Lovisolo è affidata all’avvocato Caterina Calia mentre lui stesso frequenta corsi universitari in scienze politiche a Perugia. La vicenda mette in luce le complessità e le contraddizioni delle dinamiche sociali e politiche presenti nelle manifestazioni pubbliche, evidenziando la necessità di una riflessione approfondita sulle responsabilità individuali e collettive in contesti di tensione come quello vissuto durante la protesta a Roma.
Giovane ventiquattrenne ai domiciliari per scontri a Roma: le accuse e la difesa
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