Un gruppo di attivisti appartenenti a un’organizzazione giovanile, che si è riunito in centro a Bologna per commemorare le vittime delle Foibe con una fiaccolata serale, ha compiuto un’azione non autorizzata entrando nella sede del Comune, il Palazzo d’Accursio, che era chiusa al pubblico. L’amministrazione comunale ha denunciato l’accaduto sottolineando che non c’era stato alcun accordo preventivo per tale azione. Il sindaco Matteo Lepore ha dichiarato che i partecipanti sono stati agevolati da alcuni rappresentanti di Fratelli d’Italia, tra cui il capogruppo Fdi alla Camera Bignami e la consigliera comunale Zuntini, che avrebbero chiesto alla Polizia locale di accedere tramite l’ingresso riservato al personale politico.Lepore ha condannato fermamente l’accaduto definendolo inaccettabile e annunciando che verrà presentata denuncia per l’accaduto. Ha espresso preoccupazione per il fatto che l’estrema destra sembra ancora desiderare e celebrare gesta del passato legate al ventennio fascista.La replica di Galeazzo Bignami è stata netta: annuncia di voler querelare per calunnia e diffamazione chiunque li accusi di essere vicini ai fascisti o di aver facilitato l’azione. Ha sottolineato che vi sono prove video a dimostrazione della loro corretta condotta durante l’evento, evidenziando che la corona è stata deposta all’esterno del palazzo e poi lui stesso se ne è andato. Bignami ha anche riferito che due consiglieri avrebbero permesso l’accesso alla sede comunale per mettere al sicuro la corona deposta.La situazione si fa sempre più tesa tra le due parti coinvolte, con accuse reciproche e minacce legali in vista. La questione sollevata dall’iniziativa dei militanti giovanili continua a dividere le opinioni e ad alimentare polemiche sulle commemorazioni storiche e sul ruolo delle diverse fazioni politiche nel contesto attuale.
Giovanili attivisti irrumpo sede Comune Bologna: tensione e polemiche crescenti.
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