Giudici indagano su brutale violenza gratuita contro Regeni, chiedendo giustizia e verità per il giovane studente italiano.

Date:

18 marzo 2024 – 17:20

I giudici della Prima Corte d’Assise di Roma hanno emesso un duro giudizio riguardo al brutale e insensata violenza fisica inflitta a Giulio Regeni, sottolineando come le sofferenze corporali subite abbiano causato un dolore estremo e un tormento insopportabile che hanno portato alla sua morte. Le modalità del sequestro sono state descritte come tipiche della tortura pubblica a scopo punitivo e intimidatorio. Questa decisione respinge le eccezioni sollevate dai difensori dei quattro 007 coinvolti nell’orribile rapimento, tortura e omicidio di Regeni. La gravità degli atti commessi evidenzia una totale mancanza di rispetto per la vita umana e i diritti fondamentali. La sentenza sottolinea l’importanza di combattere l’impunità di coloro che commettono atti così disumani e barbarici, garantendo giustizia per le vittime e punendo severamente i responsabili. Si tratta di un monito forte contro ogni forma di violenza e sopraffazione, ricordando che nessuna causa può giustificare tali atrocità. La società deve impegnarsi affinché episodi simili non accadano mai più, promuovendo valori di rispetto, dignità e solidarietà tra gli esseri umani.

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