Il rallentamento dei tempi nelle corti d’Appello, e quindi il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Pnrr, comporta il rischio che i giudici chiamati a decidere non siano adeguatamente preparati. Questi sono i motivi principali che hanno portato il plenum del Csm a esprimere un parere negativo sull’emendamento al decreto flussi del governo che attribuisce alle Corti di Appello la competenza per i procedimenti di convalida o proroga della detenzione dei migranti richiedenti asilo. Il parere verrà inviato al ministro della Giustizia Carlo Nordio ma non avrà valore vincolante. La questione sollevata mette in luce una possibile criticità nel sistema giudiziario, evidenziando la necessità di garantire che le decisioni siano prese da magistrati competenti e preparati sulle specifiche questioni legate all’asilo e all’immigrazione. Sembra quindi urgente adottare misure per ottimizzare i tempi delle procedure legali e assicurare un adeguato livello di professionalità tra coloro che sono chiamati a pronunciarsi su questioni così delicate e rilevanti per la società nel suo complesso.
Giudici non preparati: rischio per sistema giudiziario
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