04 novembre 2024 – 17:20
Durante gli anni più bui della guerra, Emilio Germano ha svolto il ruolo di giudice, mentre Maria Garbolino Riva e suo marito Domenico Michiardi erano due semplici abitanti di montagna. Nonostante le loro differenze economiche, culturali e geografiche, tutti e tre hanno compiuto un gesto straordinario e altruistico: hanno protetto e salvato cittadini ebrei destinati alla deportazione nei campi di concentramento nazisti. Questo nobile atto è stato riconosciuto da Israele che li onorerà con il titolo prestigioso di Giusti tra le Nazioni, assegnato dal Yad Vashem di Gerusalemme.La storia del giudice Emilio Germano come salvatore è emersa solo recentemente, poiché egli stesso non ne parlava mai. Oltre a condannare reati inesistenti ma salvifici, ha anche protetto numerosi partigiani durante quegli anni oscuri. La figlia Emanuela racconta con orgoglio l’eroismo del padre nel preservare la famiglia Colombo ed Enrico Avigdor dalla persecuzione nazista.Nello stesso periodo, sulle Alpi torinesi, Maria e Domenico Minin hanno offerto rifugio alla famiglia Gandus sfollata da Groscavallo a Pialpetta. Dopo essersi nascosti nel solaio della cappella di Santo Spirito per un po’, la disperazione li ha spinti a cercare aiuto più in alto sulla montagna. Alla borgata Rivotti a 1500 metri d’altitudine trovarono accoglienza e protezione grazie ai volti sorridenti di Maria e Minin.Queste storie di coraggio e umanità dimostrano come persone comuni possano compiere gesta straordinarie in tempi difficili. L’onore conferito loro come Giusti tra le Nazioni è un tributo al loro altruismo e alla loro determinazione nel difendere i valori fondamentali dell’umanità anche nei momenti più cupi della storia.