31 agosto 2024 – 07:20
Nel cuore della notte, quando il buio avvolge ogni cosa, le fiaccole si accendono una dopo l’altra, creando un mare di luci tremolanti. È il momento del silenzio, della memoria e del dolore per cinque vite spezzate troppo presto. Nella chiesa di San Giacomo a Brandizzo, il parroco don Mario Perlo pronuncia parole di conforto e speranza durante la messa di suffragio: “La nostra fede ci guida attraverso il dolore che ancora ci avvolge. Non possiamo dimenticare.” Le famiglie degli operai defunti avanzano in silenzio, accompagnate dai sindaci e dalle figure politiche locali come Chiara Appendino e Sarah Disabato. Un unico striscione grida la richiesta di giustizia: “Brandizzo non dimentica”. Quando il corteo raggiunge il monumento commemorativo, la parola “giustizia” si trasforma in un urlo lancinante che squarcia la notte.Brandizzo si rifiuta categoricamente di cancellare dalla memoria il sacrificio dei suoi figli caduti nella notte del 30-31 agosto dell’anno precedente. La gente scende in strada per gridare al mondo intero la richiesta di giustizia e sicurezza sul lavoro: “Non possiamo permettere che nel 2023 si continui a morire sul posto di lavoro.” Le lacrime di Antonino Lagan tradiscono l’immensa sofferenza che ancora attanaglia le famiglie delle vittime. Il primo anniversario della tragedia ha rischiato di essere dimenticato, ma Antonino cerca di sostenere suo padre Massimo nell’affrontare l’assenza di risposte da parte del Governo.Alle 9:30 precise, i discorsi sulla sicurezza sul lavoro si susseguono senza sosta. La vice presidente della Regione Elena Chiorino ribadisce che la sicurezza non può essere messa in discussione, mentre Mario Demagistri solleva il tema dei sistemi tecnologici che avrebbero potuto salvare le vite dei cinque operai. Nel frattempo, l’inchiesta della procura di Ivrea coinvolge quindici indagati tra persone fisiche e società coinvolte nel tragico evento. La ricerca della verità e della giustizia è solo all’inizio, ma Brandizzo non smetterà mai di chiedere conto delle vite perdute sul luogo di lavoro.
