Gli Usa spostano i B-2 nella base di Diego Garcia: mossa per aggirare l’ostracismo della regione

La strategia militare degli Stati Uniti nel conflitto yemenita sta subendo un’altra svolta, mentre l’esercito Saudita e i suoi alleati continuano a bombardare gli Houthi con intensità crescente. La mossa più recente di Washington è stata quella di spostare un contingente di quattro bombardieri stealth B-2 a lungo raggio nella base di Diego Garcia, nel cuore dell’Oceano Indiano. Questa decisione ha suscitato scalpore tra gli osservatori della regione e tra i sostenitori delle forze anti-guerra.La scelta degli Stati Uniti di utilizzare la base aerea di Diego Garcia rappresenta un tentativo di aggirare il crescente ostracismo da parte dei Paesi mediorientali, alcuni dei quali stanno iniziando a mostrare segni di impazienza per le azioni americane. L’uso della base nel cuore dell’Oceano Indiano permette infatti alle forze armate Usa di mantenere una presenza significativa nella regione senza essere costrette ad affittarsi presso le basi degli alleati locali, come è avvenuto in passato.La strategia stealth dei B-2, capaci di eludere gli schermagli radar nemicoli grazie alla tecnologia avanzata utilizzata, consente di mantenere la superiorità aerea mentre si limita l’esposizione delle forze alleate ai rischi di un attacco da terra. Nonostante questo, però, il dispiegamento dei quattro bombardieri B-2 nella base Usa rappresenta comunque una mossa significativa, in quanto include anche velivoli dotati di testata nucleare.Secondo l’emittente pubblica Kan la vicinanza a Diego Garcia della costa iraniana rende questa decisione particolarmente sensibile alla geopolitica regionale. Nonostante questo non sia una notizia recentissima, per i sostenitori delle forze armate Usa costituirebbe un ulteriore elemento di preoccupazione la notizia che a partire da settembre 2015, il numero dei B-2 dotati di testata nucleare presenti nell’arsenale degli Stati Uniti sia aumentato a quota venti.