“Gloria!” di Margherita Vicario: la rivoluzione musicale delle donne a Venezia nel 1700. Una storia di libertà creativa e emancipazione attraverso la musica.

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“Gloria!” di Margherita Vicario è un film che esplora il potere della musica e delle donne in un contesto storico affascinante e surreale. Ambientato in un istituto femminile a Venezia alla fine del 1700, il film segue la storia di Teresa, una giovane dotata di un talento visionario, e del suo gruppo di musiciste ribelli che sfidano l’autorità del Maestro di Cappella Perlina. In questo ambiente misto tra orfanotrofio, conservatorio e convento, le protagoniste coltivano segretamente una musica moderna e pop, lontana dagli schemi barocchi dominanti dell’epoca.La pellicola offre una fresca allegoria sull’arte e sul ruolo delle donne in un’epoca in cui erano spesso marginalizzate. La regista ci porta in un mondo fantastico dove le musiciste trovano libertà creativa nonostante le restrizioni sociali dell’epoca. Attraverso la contaminazione tra musica classica e contemporanea, Vicario ci invita a riflettere sul potere trasformativo della musica e sulla capacità delle donne di sfidare i limiti imposti loro dalla società.Il cast eclettico include talenti come Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi (La Rappresentante di Lista), Elio (delle Storie Tese) e Paolo Rossi nel ruolo del Maestro Perlina. Ognuno dei personaggi contribuisce a creare un mosaico ricco di emozioni e conflitti, dando vita a una narrazione avvincente che mescola storia, fantasia e critica sociale.Attraverso la voce della regista Margherita Vicario, nipote d’arte proveniente da una famiglia leggendaria nel mondo dello spettacolo italiano, emerge la passione per la musica e la volontà di dare voce alle compositrici dimenticate della storia. Il film rappresenta quindi un atto di giustizia verso tutte quelle donne che hanno lottato per esprimere il proprio talento in un mondo dominato dall’uomo.Con una produzione curata da Tempesta con Rai Cinema e Tellfilm, “Gloria!” si pone come un omaggio alla forza creativa delle donne e alla bellezza della musica come strumento di emancipazione. Una storia avvincente che ci ricorda l’importanza di osare sognare anche quando il mondo sembra ostile alle nostre passioni più profonde.

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