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In migliaia hanno partecipato ai solenni funerali a Teheran per commemorare i sette membri delle Guardie della Rivoluzione persiani caduti nel raid contro l’edificio consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, un attacco attribuito all’azione di Israele. I partecipanti hanno gridato slogan come “Morte a Israele” e “Morte all’America”, esprimendo il loro profondo dolore e rabbia per la perdita dei valorosi soldati. La cerimonia funebre si è tenuta in concomitanza con le celebrazioni del Giorno Internazionale di Gerusalemme (International Quds Day), una ricorrenza che simboleggia il sostegno alla causa palestinese e la condanna dell’occupazione israeliana, istituita in Iran nel 1979 dopo la rivoluzione islamica.Il Segretario generale della Jihad Islamica Palestinese, Ziad Al-Nakhlah, ha preso parte al raduno a Teheran, come riportato da Mehr, mentre le manifestazioni si sono svolte anche in altre importanti città iraniane come Mashhad e Isfahan. La sera precedente, il leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, ha reso omaggio ai Pasdaran caduti nell’attacco di Damasco durante una commovente cerimonia nella capitale iraniana alla quale hanno presenziato anche i familiari delle vittime. Questo evento ha evidenziato ancora una volta l’impegno e la determinazione dell’Iran nel sostenere le cause islamiche e nella difesa dei diritti dei popoli oppressi, consolidando ulteriormente il sentimento anti-israeliano e anti-americano presente nella regione.