21 febbraio 2025 – 22:45
Il segretario generale dell’Osapp Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, Leo Beneduci, esprime profondo sgomento e crescente preoccupazione per le due gravi aggressioni subite dai membri del personale di polizia penitenziaria, che mettono in luce un ulteriore aumento delle situazioni di pericolo. La prima aggressione si è verificata il 19 febbraio alle 10, quando un detenuto di origine magrebina ha brutalmente attaccato un agente di polizia penitenziaria al primo piano della struttura. Nonostante il reparto fosse in regime chiuso, il detenuto ha insistito nel voler accedere al locale docce con tutte le porte spalancate. Di fronte al rifiuto dell’agente, il detenuto lo ha afferrato per il collo cercando di soffocarlo e colpendolo ripetutamente in volto. Solo grazie alla prontezza d’intervento dell’agente, che è riuscito a liberarsi, si è potuto evitare il peggio. L’agente è stato successivamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea e dimesso con una prognosi di 4 giorni.La seconda aggressione si è verificata il 20 febbraio intorno alle ore 19:30 coinvolgendo nuovamente un detenuto magrebino al terzo piano della struttura. Il movente dell’attacco è stato la frustrazione del detenuto nei confronti della sua condizione carceraria. L’agente aggredito è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso di Ivrea dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 3 giorni.La situazione critica all’interno della casa circondariale di Ivrea viene descritta come estremamente grave e insostenibile, non più ignorabile. Il sindacato denuncia una totale anarchia all’interno dell’istituzione con i dipendenti abbandonati a se stessi. L’assenza prolungata di un comandante titolare sta aggravando ulteriormente una situazione già precaria. Il carcere versa in uno stato totale di degrado ed è costantemente esposto al rischio di episodi violenti.Beneduci sollecita con urgenza l’intervento del Ministro Carlo Nordio affinché comprenda le condizioni estreme in cui opera il personale del Corpo e provveda affinché la casa circondariale di Ivrea riceva le necessarie risorse per ripristinare la sicurezza all’interno della struttura penitenziaria.