Grillo esita sul futuro del Movimento 5 Stelle: timore di perdere privilegi e leadership. Di Maio critico: mancanza di azione potrebbe costargli caro. Contrasto su regola doppio mandato e verticalismo nel partito.

25 agosto 2024 – 13:34

Beppe Grillo, figura di spicco del Movimento 5 Stelle, si trova al centro di una delicata situazione politica, poichè sembra esitare nell’affrontare decisioni cruciali che potrebbero influenzare il futuro del partito. Il suo timore di agire con determinazione è evidente nelle parole di Di Maio, attuale Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico, il quale sostiene che Grillo abbia perso coraggio e non sia disposto a prendere iniziative decisive. Questa mancanza di azione potrebbe costargli molto caro, considerando che Giuseppe Conte potrebbe privarlo dei suoi privilegi e persino del lucrativo contratto di consulenza da 300mila euro all’anno.Di Maio rivela un passato negoziato tra Grillo e Conte nel quale il comico genovese avrebbe ricevuto un’enorme autorità, tuttavia questa sarebbe stata sprecata e non sfruttata appieno. L’articolo 12 comma 2 del nuovo statuto rappresenterebbe uno strumento potente nelle mani di Grillo per contrastare le decisioni di Conte, ma finora queste prerogative sono rimaste inutilizzate. Nonostante qualche tentativo superficiale attraverso blog post indirizzati agli iscritti, Grillo sembra restio a formalizzare un atto che blocchi le votazioni sulla regola del doppio mandato e la modifica del simbolo del Movimento.La questione principale sembra essere legata alla paura di Grillo di perdere i suoi privilegi economici legati al contratto milionario per la consulenza comunicativa. Di Maio ironizza sul fatto che se non agirà con fermezza, Conte potrebbe anche privarlo di questo beneficio finanziario. Tuttavia, la sua titubanza nel fare valere le sue prerogative come garante mette in discussione la sua leadership all’interno del Movimento 5 Stelle.Inoltre, Di Maio esprime la sua opinione sulla regola del doppio mandato sostenendo che debba essere superata per garantire maggiore pluralità all’interno del partito e consentire a persone esperte di tornare nelle istituzioni se così decideranno gli elettori. Questa visione contrasta con l’attuale verticalismo presente nel Movimento e pone l’accento sull’importanza della diversità e dell’esperienza all’interno della formazione politica.

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