Gruppi politico-ecclesiastici contrari a papa Francesco: tensioni nella Chiesa cattolica

15 gennaio 2025 – 19:45

Nel panorama della galassia ecclesiastica si osserva una realtà complessa e articolata, influenzata in larga parte dai social media, che vede la presenza di gruppi politico-ecclesiastici contrari al pontificato di papa Francesco. Questi gruppi si distinguono per le loro posizioni divergenti: da un lato, vi è una minoranza proveniente dalla sinistra che esprime critiche nei confronti del Pontefice, mentre dall’altro lato emerge con maggiore veemenza un fronte proveniente dalla destra. Tra i più noti esponenti del tradizionalismo spicca la figura del sacerdote palermitano don Alessandro Minutella, il quale si autoproclama in missione per contrastare ciò che ritiene essere i presunti mali derivanti dal pontificato di papa Francesco.Le posizioni radicali di Minutella hanno comportato la sua scomunica per eresia e scisma da parte dell’arcidiocesi di Palermo nel 2018, seguita dalla sua destituzione dallo stato clericale da parte del Pontefice nel gennaio del 2022. Il sacerdote aveva fondato la comunità Piccola Nazareth a Carini e aveva lanciato pesanti accuse nei confronti della Chiesa guidata da Bergoglio e dell’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice. Le sue denunce vengono diffuse attraverso omelie e canali web seguiti da migliaia di fedeli, con attacchi diretti alla Chiesa ufficiale definita come “impostura della falsa Chiesa”, “multinazionale della falsità” e “prostituta indegna venduta ai poteri del mondo”.La vicenda coinvolge anche fra Celestino della Croce, noto come don Pietro Follador, sospeso dal vescovo di Patti nel 2023 per atteggiamenti pubblici contrari alla comunione con la Chiesa cattolica e con il Papa. Minutella e Follador sono attivi in celebrazioni e predicazioni non autorizzate, inaugurando recentemente la Casa Betania a Savigliano nella provincia di Cuneo, arcidiocesi di Torino. Le benedizioni impartite da loro non sono riconosciute come valide dalla Chiesa.I vescovi delle regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta mettono in guardia i fedeli sui rischi legati all’adesione a insegnamenti privi di fondamento promossi da Minutella e Follador, invitandoli a evitare manifestazioni che possano compromettere la comunione ecclesiale. Questo caso rappresenta uno degli episodi emblematici delle tensioni interne alla Chiesa cattolica tra correnti tradizionaliste e progressiste che si sono acuite negli ultimi anni.

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