11 gennaio 2024 – 19:47
Amanda Knox è pronta a condividere la sua storia, non solo davanti ai giudici di Perugia, ma anche sullo schermo televisivo americano. Hulu, il servizio di streaming della Disney, sta per dare il via libera a una serie limitata che racconterà la vicenda giudiziaria (e le sue conseguenze) dell’ex studentessa di Seattle, condannata e poi assolta dall’accusa di aver ucciso nel 2007 la coinquilina britannica Meredith Kercher. Secondo quanto riportato da Deadline, Knox avrà come collaboratori Warren Littlefield di Fargo e The Handmaid’s Tale e Monica Lewinsky, ex stagista coinvolta nello scandalo sessuale che coinvolse l’allora presidente Bill Clinton. Al momento si sta cercando l’attrice che interpreterà Amanda nella serie, le cui riprese dovrebbero iniziare nei prossimi mesi. La sceneggiatura, firmata da KJ Steinberg (This Is Us), si baserà sulla storia di Amanda Knox, dalla sua condanna nel 2009 fino alla lunga battaglia per riconquistare la libertà. La serie era da tempo una priorità per Hulu e già lo scorso ottobre Lewinsky ne aveva accennato senza fornire dettagli precisi. Conosciuta per il suo impegno contro i processi mediatici ai quali fu sottoposta durante lo scandalo politico che portò all’impeachment del presidente Clinton, l’ex stagista della Casa Bianca aveva annunciato l’anno scorso di far parte del team di “una serie limitata su un’altra giovane donna che ha visto la sua vita distrutta e spezzata in tutto il mondo ma che in qualche modo è riuscita a sopravvivere”. Monica ha avuto la possibilità di raccontare la sua storia nel limited series Impeachment: American Crime Story, prodotto da Ryan Murphy e trasmesso su Fx e Hulu. Oggi Amanda Knox, madre di due figli, ha raccontato in prima persona la sua esperienza nel libro del 2013 “Waiting to be Heard”. La storia dell’ex studentessa è stata oggetto anche di un documentario su Netflix e del film Amanda Knox: Murder on Trial in Italy. Lo scorso dicembre, Amanda aveva dichiarato di essere pronta a tornare in Italia per difendersi dall’accusa di aver calunniato il musicista congolese Patrick Lumumba durante le prime fasi dell’indagine sull’omicidio di Meredith. Il reato di calunnia le costò una condanna (già scontata) a tre anni di reclusione, ma questa sentenza è stata successivamente annullata dalla Cassazione che ha ordinato un nuovo esame degli atti a Firenze. “Non ho paura di tornare in Italia per difendermi, all’età di 20 anni non ero preparata ma ora lo sono. Voglio che i miei figli vedano cosa significa lottare per la verità”, aveva scritto Amanda Knox su X.