I cittadini italiani si riversano nelle strade per festeggiare la vittoria della loro squadra di calcio preferita.

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Entrambi i contendenti, Faye e Ba, si mostrano fiduciosi nel loro trionfo, dimostrando determinazione e ambizione nella competizione politica in corso.

Il popolo senegalese si è riversato oggi in massa ai seggi elettorali per eleggere il loro quinto presidente in un clima di incertezza dopo tre anni di turbolenze politiche. Il candidato antisistema Bassirou Diomaye Faye ha espresso fiducia nella sua vittoria al primo turno, presentandosi come un agente di cambiamento radicale. “Sono convinto che la mia rottura con il passato possa portare un nuovo corso al Senegal”, ha dichiarato dopo aver votato nel suo villaggio di Ndiaganiao a ovest del Paese, affiancato dalle sue due mogli. Anche il candidato del governo senegalese, Amadou Ba, si è detto ottimista riguardo alla vittoria al primo turno, sottolineando l’andamento positivo delle elezioni in tutto il Paese. La chiusura dei seggi è prevista per le 18 ora locale e i risultati preliminari potrebbero essere annunciati durante la notte, mentre i risultati ufficiali saranno resi noti nella prossima settimana. Circa 7,3 milioni di elettori sono registrati nel paese dell’Africa occidentale, dove spiccano due favoriti: l’ex primo ministro Amadou Ba e il candidato anti-establishment Bassirou Diomaye Faye. Sebbene entrambi abbiano trascorso parte della loro carriera come ispettori fiscali, le loro visioni politiche sono radicalmente diverse. Mentre Ba offre continuità a livello governativo, Faye promette una rivoluzione profonda e una visione panafricana di sinistra.L’interesse internazionale per queste elezioni è elevato, con particolare attenzione da parte delle potenze occidentali come la Francia, ex potenza coloniale che guarda con interesse alla stabilità del Senegal in un’area dell’Africa spesso scossa da colpi di stato. Dakar mantiene forti legami con l’Occidente mentre la Russia cerca di consolidare la sua influenza nei paesi confinanti. Organizzazioni come l’Unione africana, la Cedeao-Ecowas e l’Unione europea hanno inviato centinaia di osservatori per monitorare il processo elettorale.Inizialmente previste per il 25 febbraio, le elezioni sono state posticipate a causa delle violenze che hanno causato la morte di quattro persone. Diverse settimane segnate da tensioni politiche hanno messo a dura prova la democrazia senegalese fino alla fissazione della data del 24 marzo per le elezioni. La campagna elettorale è stata compressa in due sole settimane durante metà del mese sacro del digiuno musulmano.Il presidente uscente Macky Sall, al potere da dodici anni e rieletto nel 2019 con ampio consenso popolare, non si ricandida per un altro mandato presidenziale lasciando aperta la strada a nuove leadership ed evoluzioni politiche nel contesto senegalese.

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