26 agosto 2024 – 07:35
Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, ha tenuto una lectio magistralis durante la sua storica visita alla città del sud Italia di Bari per la festa di San Nicola. La conferenza si è concentrata sulla comunione, il suo significato teologico, ed è stata tenuta nell’antica Basilica dedicata al santo patrono, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico presso la Facoltà Teologica della Puglia, in Italia. La città di Bari è un centro di convivenza e un ponte tra cristiani orientali e occidentali ed è stata sede di reliquie venerate da cattolici e fedeli ortodossi da oltre 1000 anni. Bartolomeo ha guidato le Chiese Ortodosse dal 1991, perseguendo l’unità cristiana e la pace. La sua visita a Bari ha rafforzato l’importanza ecumenica con la convinzione che ogni Chiesa locale debba impegnarsi per l’ecumenismo. Comunione, Concilio, condivisione, dialogo, integrazione sono stati i temi trattati nella lectio magistralis di Bartolomeo intitolata: “I mari Adriatico e Ionio della Comunione”. Ha spiegato la Comunione come espressione d’amore dalla relazione trinitaria. Il Patriarca ha sottolineato che il Concilio panortodosso dello scorso giugno a Creta ha dimostrato la comunione all’interno della loro Santa Chiesa Ortodossa. Nonostante alcune assenze dovute a questioni sorte giorni prima della sua convocazione, ha affrontato questioni attuali come la missione della chiesa nel mondo odierno e il rapporto con il resto del mondo cristiano. Ha anche evidenziato i problemi derivanti dalla globalizzazione come la diffusa povertà, minacce imminenti all’ambiente naturale e fenomeni estremi come violenza e immigrazione. È stata data enfasi alla vocazione comunionale della famiglia come Chiesa domestica e al dialogo intrinseco allo spirito ortodosso. Il Patriarca si è riferito all’antica e pacifica convivenza tra greci e latini nella regione della Puglia. Ha sottolineato la necessità di rispetto reciproco tra i popoli, superando diffidenze, violenze, massacri e genocidi. La giustizia sociale e quella tra le nazioni devono prevalere sugli interessi puramente economici mondiali e sulla globalizzazione incontrollata per porre fine alle migrazioni incontrollate.
