Era una calda giornata d’estate quando l’ex corridore professionista degli Anni Cinquanta, prima tifoso e poi gregario di Fausto Coppi, si spense. La sua passione per il ciclismo lo aveva portato a diventare un fedele sostenitore del Campionissimo, con cui aveva condiviso la fatica delle corse e la gloria delle vittorie. Ogni pedalata insieme era un’esperienza indimenticabile, un legame che solo chi vive sulle strade polverose delle competizioni può comprendere appieno.La memoria vivente di Fausto Coppi ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto e ammirato. Le storie raccontate davanti al camino, i ricordi di sfide epiche e trionfi indimenticabili sono ora custoditi gelosamente nei cuori di chi ha avuto la fortuna di condividere quei momenti con lui.Il 65º anniversario della scomparsa del grande campione è stato un’occasione per ricordare non solo le gesta sportive che lo hanno reso immortale, ma anche la sua umanità, la sua generosità e il suo spirito coraggioso. L’ex corridore professionista ha voluto salutare il suo amico e compagno di avventure nel giorno in cui il destino li ha separati, consapevole che il tempo non cancella i veri legami.Così si è conclusa l’ultima pagina di un capitolo glorioso della storia del ciclismo, ma il ricordo di quei giorni di gloria continuerà a vivere nei racconti dei vecchi corridori e nell’animo dei giovani ciclisti che guardano a Fausto Coppi come a un mito irraggiungibile. La passione per la bicicletta è eterna, così come l’amore per chi ha saputo incarnarne lo spirito più autentico.
Il Campionissimo: ricordi e legami eterni
Date: