Il carcere come microcosmo simile al Grande Fratello: l’esperienza di Roberto Streva.

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08 febbraio 2025 – 12:45

Il carcere rappresenta una sorta di microcosmo simile al Grande Fratello, un ambiente chiuso dove si verificano eventi che al di fuori non avrebbero mai luogo. È un contesto in cui anche il più piccolo problema può trasformarsi in una tensione estrema, pronta a esplodere da un momento all’altro. Ho assistito personalmente a una cinquantina di rivolte durante la mia carriera. Con il passare del tempo e l’esperienza acquisita, si impara a gestire queste situazioni con professionalità: per noi significa mantenere la calma e la lucidità. Durante gli eventi dell’11 febbraio 2022, fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Quando abbiamo finalmente liberato il braccio occupato dai detenuti, avevamo ben chiaro in mente un concetto fondamentale: il carcere rappresenta lo Stato, e noi stessi siamo lo Stato, non aguzzini o assassini.Roberto Streva, recentemente andato in pensione dopo aver ricoperto il ruolo di comandante del Nucleo Investigativo Piemontese della Polizia Penitenziaria, si trovava alla guida durante l’occupazione della terza sezione da parte dei detenuti Lorusso e Cutugno tra il 10 e l’11 febbraio 2022. In merito alla decisione di intervenire per sgomberare l’area barricata, Streva ha spiegato che la situazione era diventata critica poiché i detenuti si erano rinchiusi in uno spazio irraggiungibile e potenzialmente pericoloso.Uno degli aspetti critici delle istituzioni carcerarie è la carenza di personale qualificato; mancano medici, psicologi ed educatori. Per ottenere misure alternative come la semilibertà, i detenuti devono essere seguiti da educatori capaci di redigere relazioni positive sul loro comportamento. Le risorse sono limitate sia dal punto di vista quantitativo che temporale nel settore sanitario penitenziario.All’interno delle celle carcerarie, i detenuti riescono a produrre grappa facendo macerare frutta con zucchero e alcol in contenitori improvvisati nascosti negli angoli più reconditi. Queste attività illegali richiedono indagini approfondite per documentare le violazioni commesse.Nonostante le difficoltà e le tensioni presenti nell’ambiente carcerario, è fondamentale saper gestire con maestria tali situazioni grazie all’esperienza accumulata nel corso degli anni. Solo chi ha vissuto molteplici episodi tumultuosi come quello alle Vallette può affrontare con determinazione compiti delicati come investigare su eventuali reati commessi all’interno della stessa istituzione penitenziaria.

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