12 agosto 2024 – 20:45
Il 9 agosto 1874, in una calda giornata estiva, si tenne al monte dei Cappuccini il VII Congresso degli alpinisti italiani giunti in città. Oltre alle sessioni congressuali, l’evento prevedeva l’inaugurazione del chiostro appositamente costruito dal Municipio di Torino per godere della vista sulle maestose Alpi. La Gazzetta del Popolo dell’8 agosto raccomandava ai partecipanti la massima puntualità e un abbigliamento adeguato per l’occasione.L’inaugurazione della Vedetta Alpina segnò un momento significativo: un cannocchiale collocato sulla terrazza consentiva di ammirare i suggestivi panorami alpini, offrendo uno sguardo che sembrava quasi toccare le vette, i ghiacciai e le creste delle montagne. Questa straordinaria opportunità cambiò per sempre la percezione dei torinesi nei confronti delle Alpi circostanti.Tutto ebbe inizio il 5 maggio 1874 con una lettera inviata da Pio Agodino al sindaco Felice Rignon, entrambi soci fondatori del Club Alpino e recentemente ritrovata negli archivi storici della città di Torino. Nei decenni successivi, i dépliant turistici dell’Ente Provinciale per il Turismo intitolati “Torino, Capitale delle Alpi” facevano esplicito riferimento alla catena montuosa che circonda la città. Molte di queste brochure presentavano panoramiche ripiegate con l’immagine dei rilievi circostanti, richiamando alle esposizioni internazionali di fine Ottocento e inizio Novecento caratterizzate da simili vedute mozzafiato.
