Il Consiglio Regionale chiede risposte sulla lettera del Presidente Finaosta e sulla vicenda delle presunte pressioni alla CVA: la trasparenza diventa un imperativo.

Il vortice di notizie sulla vicenda della lettera inviata dall’ex presidente Finaosta alla presidenza del Consiglio Valle ha creato un clima di sconcerto e interrogativi nei consiglieri regionali. La richiesta di chiarezza e trasparenza è diventata impellente, soprattutto dopo la pubblicazione delle informazioni su ANSA e Stampa.In questo contesto, è importante ribadire che il dovere del Presidente del Consiglio non è stato assolto in maniera tempestiva. La comunicazione dei contenuti della lettera ai consiglieri regionali era un obbligo chiaro e necessario per dare una risposta alla vicenda.La questione centrale riguarda l’asserzione fatta dall’ex presidente Finaosta sulle presunte pressioni esercitate sui vertici della CVA. Questo tipo di affermazione richiede un approfondimento investigativo urgente per verificarne la veridicità.La gravità delle accuse rivolte al Presidente del Consiglio e ai suoi collaboratori è tale che, qualora fosse confermata la presenza di pressioni abusive, il responsabile non dovrebbe rimanere in carica nemmeno un minuto. Questo è il principio fondamentale per garantire l’efficacia della democrazia e l’integrità delle istituzioni pubbliche.La trasparenza nella gestione dei conflitti d’interesse, la prevenzione delle pressioni politiche abusive e la tutela del buon governo sono gli obiettivi prioritari in questo frangente. È essenziale chiarire cosa è accaduto ieri sera durante l’assemblea consiliare, per poter procedere con il lavoro istituzionale senza omettere nulla di significativo.