23 luglio 2024 – 09:45
Il processo che coinvolge Roberto Guenno, il corista del Teatro Regio dalla rapida ascesa, accusato di traffico d’influenze e turbativa d’asta per presunti favori illeciti con l’ex sovrintendente William Graziosi, si avvia alla conclusione. Oggi la pm Elisa Buffa ha richiesto una condanna di un anno più 600 euro di multa per lui, mentre la Fondazione Teatro Regio, parte civile nel processo, ha chiesto 30mila euro di danni non patrimoniali. Secondo l’accusa, Guenno, già sindacalista e candidato per il Movimento 5 Stelle alla Regione Piemonte e al Comune di Torino, avrebbe favorito la nomina di Graziosi a politici del Movimento 5 Stelle come l’ex sindaca Chiara Appendino, che aveva il potere decisionale in qualità di presidente del Consiglio di Indirizzo. In cambio avrebbe ottenuto promozioni e avanzamenti di carriera per sé stesso. Si sostiene che Guenno abbia orchestrato una strategia per screditare un candidato a sovrintendente a favore di un altro al fine di costruirsi una carriera personale. Il tenore, presente al Teatro Regio dal Duemila, è passato da corista a assistente del sovrintendente nel 2019 attraverso un contratto tecnico-amministrativo per il quale non sarebbe stato adeguatamente qualificato. Come assistente del sovrintendente avrebbe contribuito alla redazione di un bando da 190mila euro per un appalto a una società di marketing sospettata dagli inquirenti di aver beneficiato di accordi loschi per escludere la concorrenza e favorire un imprenditore milanese. Le indagini hanno portato allo stop delle procedure prima dell’assegnazione definitiva dell’appalto.