Il Cremlino condanna l’Unione Europea per la confisca di asset russi destinati all’Ucraina. La mossa è definita un “esproprio” e una violazione delle regole internazionali, minacciando l’integrità economica della Russia e le relazioni con l’UE. La situazione è delicata e potrebbero verificarsi ulteriori tensioni tra le due potenze.

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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha condannato fermamente l’approvazione dell’Unione Europea riguardo alla confisca dei proventi degli asset russi per destinarli all’Ucraina, definendola come un “esproprio” e una “violazione di tutte le regole e le norme del sistema economico e finanziario internazionale”. Questa decisione ha scatenato una forte reazione da parte delle autorità russe, che vedono in questa mossa un attacco diretto alla sovranità economica del paese. Peskov ha sottolineato che tale azione minaccia l’integrità economica della Russia e mette a rischio gli investimenti stranieri nel paese. Inoltre, il portavoce del Cremlino ha evidenziato come questa confisca possa avere ripercussioni negative sulle relazioni tra la Russia e l’Unione Europea, già tese a causa di divergenze politiche e strategiche. La situazione si presenta quindi estremamente delicata, con entrambe le parti che sembrano irremovibili nelle proprie posizioni. Resta da vedere quali saranno i prossimi sviluppi di questa controversia internazionale e se sarà possibile trovare una soluzione diplomatica che possa evitare ulteriori tensioni tra le due potenze.

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