Il custode degli antichi sabot: la storia di Leandro Favre, artigiano della Valle d’Aosta.

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05 febbraio 2025 – 12:20

Leandro Favre, nato nel 1950 a Champoluc, insieme al fratello Mario ha dedicato la sua vita all’arte artigianale della realizzazione dei sabot, antichi zoccoli tipici della Valle d’Aosta che rischiano di scomparire. Con maestria e passione, Leandro ha prodotto personalmente oltre 200.000 paia di queste calzature in legno, che un tempo erano indispensabili per muoversi tra le stalle e i campi, nonché per le attività quotidiane.Partecipante fedele da sessant’anni alla millenaria fiera di Sant’Orso, Leandro si è sempre posizionato sotto il voltino di via Antica Zecca per esporre i suoi pregiati sabot. Seduto su uno sgabello, con gesti sapienti e precisi dava gli ultimi ritocchi ai suoi manufatti, tramandando così l’antica tradizione familiare.La presenza costante alla Fiera di Sant’Orso e a Donnas è stata una costante nella vita di Leandro: “Da sessant’anni sono qui ogni anno senza eccezioni. La mia salute mi ha sempre assistito in questo lungo cammino. Prima di me c’erano mio padre e mio nonno, entrambi esperti sabotier. Apparteniamo a una famiglia di allevatori e artigiani del legno, una tradizione che porto avanti con orgoglio”.Attraverso l’allevamento e la produzione artigianale dei sabot, Leandro ha garantito il sostentamento alla sua famiglia mantenendo viva un’arte antica e preziosa. La sua storia personale si intreccia con quella della Valle d’Aosta, custode di tradizioni millenarie che lui continua a difendere con passione e dedizione.

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