18 febbraio 2025 – 21:13
Marian Turski, illustre presidente del comitato internazionale di Auschwitz, ci ha lasciati all’età di 98 anni nella città di Varsavia. Quest’uomo straordinario è stato uno dei coraggiosi sopravvissuti all’Olocausto, un testimone vivente della barbarie nazista che ha segnato la storia dell’umanità. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dallo stesso comitato attraverso i canali ufficiali online, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della memoria e della testimonianza.Christoph Heubner, il vicepresidente del comitato, ha voluto rendere omaggio a Marian Turski sottolineando il suo impegno costante fino all’ultimo respiro. Giornalista instancabile e osservatore attento dei mutamenti politici, Turski ha espresso profonda preoccupazione per la diffusione delle ideologie antisemite e di estrema destra in Europa, denunciando con fermezza la retorica violenta utilizzata per radicalizzare le giovani generazioni. Il suo appello al Bundestag di Berlino per commemorare gli ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz risuona ancora nelle nostre coscienze: “I nostri giorni sono contati, ma la nostra memoria non morirà se voi non resterete in silenzio”.Il destino crudele ha condotto Marian Turski e la sua famiglia nel Ghetto di Lodz nel 1942 e successivamente ad Auschwitz nel 1944, dove hanno vissuto l’inferno sulla terra. Dopo la liberazione, Turski ha scelto di dedicarsi al giornalismo a Varsavia e ha contribuito alla fondazione del museo della storia degli ebrei polacchi, preservando così il ricordo delle sofferenze e delle speranze di un popolo martoriato ma indomito. La sua voce resterà per sempre un faro nella notte buia del passato, illuminando il cammino verso una società più giusta e solidale.