Alla fine del quarto trimestre del 2023, i dati relativi al debito pubblico dell’Italia hanno registrato una leggera diminuzione, attestandosi al 137,3% del Pil rispetto al 137,9% del trimestre precedente. Tale informazione è stata resa nota da Eurostat, l’istituto europeo preposto alla raccolta e all’analisi dei dati economici nell’Eurozona.Nel contesto più ampio dell’Eurozona, il rapporto debito-Pil ha registrato anch’esso una riduzione significativa, scendendo all’88,6% rispetto all’89,6% rilevato nel trimestre precedente. Questi dati evidenziano un trend positivo nella gestione del debito pubblico a livello europeo.In questo scenario, l’Italia si conferma come il secondo Paese con il più alto livello di debito pubblico nell’area euro, posizionandosi subito dopo la Grecia che registra un tasso del 161,9%. Seguono poi la Francia con il 110,6%, la Spagna con il 107,7% e il Belgio con il 105,2%. Questi numeri mettono in luce le differenze esistenti tra i vari Stati membri e la necessità di adottare politiche economiche mirate a garantire la sostenibilità dei conti pubblici.La riduzione del debito pubblico italiano rappresenta un segnale positivo per gli investitori e per gli organismi internazionali che monitorano l’economia italiana. Tuttavia, resta fondamentale continuare sulla strada delle riforme strutturali e della disciplina fiscale per assicurare una crescita economica stabile e duratura nel tempo.
Il debito pubblico italiano scende al 137,3% del Pil nel quarto trimestre 2023, Eurostat conferma trend positivo. Italia secondo Paese con più alto debito nell’Eurozona dopo la Grecia. Riforme e disciplina fiscale cruciali per crescita stabile.
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