03 dicembre 2024 – 17:15
Il trenta settembre, l’otto novembre e il due dicembre sono date che si stagliano con un significato particolare nella vita di Luca Lucci, capo ultrà della Curva Sud Milano. In quei giorni, tre diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate a suo carico. La prima lo ha coinvolto nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva per associazione per delinquere, la seconda per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e l’ultima per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli. Quest’ultimo episodio ha portato alla richiesta e all’ottenimento della misura cautelare da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano al giudice Domenico Santoro.Luca Lucci, leader indiscusso degli ultras rossoneri, è stato consegnato dalla polizia nel carcere di Voghera dove si trova dal momento del primo arresto avvenuto il trenta settembre. Secondo i pubblici ministeri Paolo Storari, Sara Ombra e il collega Leonardo Lesti, Lucci sarebbe il presunto mandante dell’agguato a mano armata subito da Enzo Anghinelli la mattina del dodici aprile 2019 in via Cadore a Milano. Durante quell’attacco, Anghinelli è stato colpito da quattro proiettili sparati da un passeggero su uno scooter che si era affiancato alla Ford Focus guidata dalla vittima.Queste vicende hanno scosso profondamente la comunità degli ultras e gettano ombre oscure sulla figura di Luca Lucci, una volta considerato un’icona all’interno del mondo delle curve calcistiche. Le accuse mosse nei suoi confronti mettono in discussione non solo la sua reputazione ma anche la sua presunta leadership all’interno del gruppo ultras milanese. Resta ora da vedere come evolveranno le indagini e se verranno confermate le ipotesi accusatorie nei confronti di Lucci riguardanti i gravi fatti contestati.