13 agosto 2024 – 22:45
Il divieto di fumo si estende ormai a una vasta gamma di prodotti, non solo sigarette tradizionali ma anche e-cig. L’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico ha reagito con forza alla decisione, ricorrendo al Tar del Piemonte per contrastare la delibera. Il Comune ha risposto costituendosi parte civile, mentre il capogruppo di Europa e Radicali, Silvio Viale, è stato promotore della modifica al Regolamento di polizia urbana. Oltre a essere una misura sanitaria, si tratta di un gesto di rispetto verso i non fumatori e di buona educazione: “Se fumo, mi sposto”, sottolinea Viale. Le sanzioni previste sono severe, arrivando fino a 100 euro per chi trasgredisce. Tuttavia, c’è dibattito su come garantire il rispetto della normativa. Finora non sono state comminate multe poiché la polizia locale privilegia l’informazione per prevenire le violazioni. Torino si aggiunge alla lista delle città italiane che hanno vietato il fumo all’aperto, seguendo l’esempio di Milano e Modena nel 2020 e Napoli nel 2007. Il ricorso al Tar regionale da parte dell’Anafe apre un nuovo capitolo nella battaglia legale contro le restrizioni al fumo nei parchi e nelle fermate dei bus, dove è richiesto un distanziamento minimo di 5 metri dalle altre persone.
