Il dramma di Alessandro Impagnatiello: una confessione sconvolgente.

Nel tentativo di cancellare ogni traccia del passato, l’imputato Alessandro Impagnatiello ha descritto il suo gesto come un vano tentativo di eliminare una presenza umana, equiparando la sparizione di una persona alla semplice azione di gettare via una caramella. Nel disperato tentativo di cancellare Giulia dalla propria esistenza, ha cercato di bruciarne ogni ricordo. Tuttavia, alla luce dei fatti, si è reso conto dell’assurdità delle sue azioni: non si può semplicemente far sparire qualcuno come se fosse polvere da spazzare via.Durante i colloqui con gli esperti nominati dalla Corte d’Assise, Impagnatiello ha rivelato il motivo che lo ha spinto a compiere l’omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto quando la donna era al settimo mese di gravidanza. Il 31enne ha confessato che ha agito perché ha visto tutto perduto, senza speranza. Ha descritto la visione della sua vita crollare davanti ai suoi occhi: il lavoro, la famiglia, la relazione con Giulia – tutto svanito in un istante. La sensazione di sconfitta e disperazione lo ha spinto a compiere un gesto irreparabile.Impagnatiello non è riuscito a fornire una motivazione precisa per il suo atroce gesto; ha ammesso che non esiste e forse non esisterà mai una ragione sufficiente per giustificare ciò che ha fatto. Ha colpito Giulia come simbolo della sua sconfitta personale e del fallimento della sua esistenza. Nella sua mente confusa e tormentata, qualsiasi individuo intorno a lui poteva essere il bersaglio della sua rabbia e frustrazione.Queste parole pronunciate durante i colloqui testimoniano il profondo disagio emotivo e psicologico che ha portato Impagnatiello ad compiere un gesto così tragico e irreversibile. La sua confessione getta luce su un’anima tormentata dall’impotenza e dal senso di totale perdita, culminata in un atto estremo che segnerà per sempre le vite coinvolte in questa terribile vicenda.