Il movimento che ho fondato non ha assolutamente l’intenzione di creare confusione o caos, al contrario, rivendico il mio ruolo di creatore e difensore del movimento stesso. Rivendico il diritto di porre fine a questa iniziativa. Quando osservo la bandiera dei 5 Stelle con il mago di Oz che parla di democrazia diretta, provo un senso di vuoto allo stomaco. Dunque, è giusto essere civili. Ognuno può fare il proprio partito politico, scrivere il proprio manifesto con un volto bello, simpatico e sincero come quello del mago di Oz; eppure, nonostante ciò, Beppe Grillo sostiene che Oz e i suoi 22 mandati possano raggiungere l’8%. “Se vogliamo essere sobri” e “anche intelligenti”, è evidente che qualcosa non torna. Anche le elezioni in corso in Liguria ed Emilia Romagna sollevano interrogativi: chi ha votato per i candidati sostenitori di questo movimento progressista di sinistra? Non si tratta forse degli stessi giochi politici del passato? Quindi, non si può parlare davvero di democrazia partecipativa quando i candidati vengono imposti dall’alto anziché scelti dal basso.
Il fondatore del movimento ribadisce il suo ruolo e critica la democrazia diretta.
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