26 luglio 2024 – 07:01
Il progetto di trasporti del futuro in Valle d’Aosta è stato svelato oggi alla stampa dopo essere stato approvato dalla giunta regionale. Questo nuovo Piano regionale dei trasporti, il primo della sua kind, spazza via ogni settore – dal trasporto su rotaia a quello su gomma, dalle tariffe agli impianti a fune – delineando i contorni di ciò che verrà nei prossimi anni, nel medio-lungo termine. All’interno del documento si intravede la proposta di una nuova rotta per l’autostrada A5 nella Bassa Valle, nella gola di Bard, con l’obiettivo di migliorare i flussi di traffico in uscita dalla regione durante i fine settimana turistici e restituire la statale a un uso locale. Viene ufficialmente abbandonata la ferrovia tra Aosta e Pré-Saint-Didier, sostituita per 8 chilometri fino a Sarre da un sistema di metrobus sulla statale 26 fino ad Entrèves di Courmayeur. Si propone la creazione di un casello d’interscambio ad Aosta Sud, nelle vicinanze della telecabina per Pila. Inoltre è prevista l’apertura della stazione ferroviaria di Aosta con la creazione di una piazza adiacente. Si ipotizza l’introduzione di una tariffa chilometrica sull’autostrada al posto delle attuali tariffe al fine di incentivare l’utilizzo e alleggerire il traffico sulla statale. Si propone anche un’unica tariffa con nodi intermodali per l’utilizzo combinato dei mezzi di trasporto all’interno della Valle e verso le destinazioni esterne. Dopo essere stato approvato dalla giunta, il Piano è stato presentato questa mattina ai consiglieri regionali e successivamente ai giornalisti. Ora sarà soggetto a Valutazione ambientale strategica per consentire il contributo da parte di tutti come spiega Luigi Bertschy, assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile. Il documento è molto dettagliato poiché presenta idee e priorità future senza proporre soluzioni concrete che saranno definite successivamente dagli enti coinvolti. La presentazione del Piano è stata condotta da Stefano Ciurnelli, ingegnere presso Tps Pro srl di Perugia responsabile della redazione del progetto. Ciurnelli ha sottolineato che questo Piano direttore si distingue dalle altre pianificazioni come quella del trasporto pubblico o della mobilità ciclistica.