Il Comune di Sanremo, attuando la sentenza del Tar della Liguria pubblicata lo scorso dicembre, ha reso noti i dettagli del bando di gara per l’individuazione di un partner che assumerà le vesti dell’organizzatore delle edizioni 2026-28 del Festival. Questa mossa sembra voler anticipare il dibattito sulla riformulazione delle normative che disciplinano la partecipazione al concorso delle varie emittenti, in particolare della Rai, da sempre titolare dei diritti di proprietà intellettuale sul nome e sul marchio del Festival. La risposta dell’azienda pubblica è però arrivata in tutta fretta, con una diffida che obbliga l’amministrazione comunale a non rilasciare licenza utilizzo ai marchi del Festival ad altre emittenti, come da titolo: Il futuro del Festival di Sanremo. In questo contesto si inserisce la decisione della Rai di sfruttare i poteri che le vengono conferiti dallo statuto per cercare nuovi strumenti per affiancare a quelli tradizionali l’organizzazione del Festival, in vista dell’annunciata riapertura delle case discografiche al mercato e allo spettacolo.Dopo anni di scontri tra Rai e società indipendenti, l’emittente pubblica ha iniziato un percorso che mira a trovare nuove soluzioni per assicurare il futuro del Festival. L’obiettivo principale è quello di riportare al centro della scena la musica leggera e i suoi interpreti, grazie anche alla riproposizione delle vecchie tradizioni sanremesi, ma con un moderno twist. Alcune sottolineano che il Festival non può più limitarsi a essere solo un evento musicale, ma deve essere pensato come una grande vetrina per la musica italiana in tutto il mondo.Il bando di gara del Comune di Sanremo prevede diverse fasi, tra cui l’invio dei candidati da parte delle società interessate. La scelta finale verrà operata attraverso un’apposita commissione. La Rai, invece, potrebbe far valere i suoi diritti, per evitare una gestione che rischia di essere condizionata dai nuovi partner, non necessariamente garantendo ai canali pubblici il sostegno finanziario.In questo modo, si cerca di bilanciare le aspettative delle diverse società e organizzazioni coinvolte.
Il futuro del Festival di Sanremo: la Rai risponde in fretta
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