Il giovane di 22 anni potrebbe aver affrontato un senso di colpa così travolgente per essere stato coinvolto nell’incidente che ha causato la morte di una donna con cui era in qualche modo legato, da spingerlo a compiere un gesto estremo. È possibile che il peso della responsabilità per quell’accadimento tragico abbia scatenato in lui una profonda sofferenza interiore, portandolo a prendere una decisione drastica e irreversibile. La notte scorsa, mentre si trovava al volante lungo la strada statale 2 a Serra Riccò, il ragazzo è rimasto coinvolto in uno scontro fatale con uno scooter, evento che potrebbe aver rappresentato per lui il culmine di un tormento interiore insopportabile. Il dolore e il rimorso probabilmente hanno assalito la sua mente e il suo cuore, spingendolo ad agire in maniera estrema per porre fine alla propria sofferenza emotiva. È plausibile immaginare che abbia utilizzato uno strumento come un cutter, forse già presente all’interno dell’auto, per infliggersi delle ferite mortali alle vene nel tentativo disperato di liberarsi dal peso insostenibile del senso di colpa che lo opprimeva. In quel momento tragico e definitivo, forse ha cercato una via d’uscita dalla sofferenza psicologica che lo assediava, trovando nell’atto estremo del suicidio una soluzione apparentemente irrimediabile al suo dolore interiore.
Il giovane di 22 anni e il senso di colpa insopportabile.
Date: