13 dicembre 2024 – 17:12
Il giudice per le indagini preliminari di Perugia ha stabilito che i magistrati del capoluogo umbro non sono competenti per condurre l’indagine riguardante i presunti accessi illegali ai database della Procura nazionale antimafia. Questa decisione è stata presa in seguito a una richiesta avanzata dagli avvocati dell’ex sostituto procuratore Dna Antonio Laudati, la quale si basava anche su una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha chiarito che spetta a Roma la competenza per le indagini condotte dai magistrati della Dna.Il giudice ha individuato dunque Roma come l’autorità competente per proseguire con l’indagine, tuttavia non è certo che il fascicolo venga trasferito immediatamente nella capitale. È infatti prevista per il 17 dicembre la decisione del tribunale del riesame riguardo alla stessa questione, il che potrebbe influenzare ulteriormente lo sviluppo del caso e la successiva trasmissione degli atti alla Procura romana.