Il governo italiano realizza moduli prefabbricati per ridurre sovraffollamento carceri.

Il governo sta lavorando alla rapida realizzazione di moduli prefabbricati destinati ad ampliare le carceri italiane, in linea con l’impegno a ridurre il sovraffollamento negli istituti penitenziari. Un progetto promettente che potrebbe essere il primo passo efficace per affrontare un problema cronico.La gara per la realizzazione dei moduli è stata posticipata al 10 aprile, con l’obiettivo di portare i primi risultati entro breve tempo. Secondo le fonti del governo e come riportato da Repubblica, il progetto prevede un primo lotto di 1.500 moduli prefabbricati da installare gradualmente, tra cui una quota di 400 esemplari in via sperimentale.Nel contesto di questo progetto, sono stati effettuati sopralluoghi presso gli istituti di Opera e Voghera, due degli istituti penitenziari selezionati per testare il nuovo sistema edilizio. La scelta di adottare moduli prefabbricati è stata influenzata dall’esperienza maturata in altri Paesi europei, dove la soluzione edilizia ha dimostrato efficienza nel ridurre i tempi di realizzazione e aumentare la capacità degli edifici.La prospettiva è quella di dotare le strutture carcerarie di spazi idonei per soddisfare i bisogni sia dei detenuti che del personale, in un quadro di maggior sicurezza e confort. Un aspetto particolarmente importante considerando che la maggiore occupazione degli istituti penitenziari rappresenta una delle sfide più complesse per le autorità competenti.Il governo affronta l’urgenza del problema con un progetto innovativo, pensato per accelerare i tempi di realizzazione dei nuovi spazi e migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Questo primo passo potrebbe essere fondamentale per riportare gradualmente la situazione negli istituti penitenziari italiane all’interno delle normative del codice penale.