19 gennaio 2024 – 12:13
Il governo ha annunciato che Eni potrebbe essere coinvolta nel piano di privatizzazioni, dopo le operazioni già avviate con Fs e Poste. Secondo indiscrezioni, l’esecutivo valuta la possibilità di cedere fino al 4% delle azioni della compagnia petrolifera, al fine di ridurre il debito italiano. Sebbene il Tesoro non abbia commentato la notizia, è stimato che l’incasso potenziale di 2 miliardi di euro contribuirebbe in modo significativo all’ambizioso obiettivo del governo di vendere fino all’1% del Pil ai privati, pari a circa 20 miliardi di euro nel corso degli anni. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il progetto prevede la vendita del 4% delle azioni di Eni dopo il completamento del piano di buyback da 2,2 miliardi, programmato per aprile. In questo modo si potrebbero incassare circa 2 miliardi e ridurre il debito. Il Tesoro detiene attualmente una quota del 32,4% della società (di cui il 4,7% direttamente e il 22,7% tramite Cassa Depositi e Prestiti), ma non ha rilasciato alcun commento in merito. Tuttavia, i rumors hanno già influenzato il titolo di Eni in Borsa, dove ha chiuso poco mosso con una variazione negativa dello 0,3%. È evidente che le privatizzazioni sono una priorità per il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha discusso di questo argomento ieri con gli investitori istituzionali al forum di Davos, sottolineando che le operazioni avviate finora, come quella con Monte dei Paschi e la Netco di Tim, hanno ottenuto ampio consenso. Gli investitori si sono mostrati molto interessati anche al piano di privatizzazioni in generale.
