30 gennaio 2025 – 17:01
Il processo di declassamento del lupo da specie particolarmente protetta a specie protetta a livello europeo non è ancora completato, ma l’assessore all’Agricoltura e alle risorse naturali, Marco Carrel, ha garantito che entro il 2025 sarà elaborato un protocollo regionale per la gestione di questa specie. In Valle d’Aosta si contano attualmente 48 esemplari di lupo, che hanno mostrato una certa propensione ad avvicinarsi ai centri abitati. Tuttavia, gli attacchi al bestiame sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.Carrel ha risposto in aula a due interrogazioni presentate da Dino Planaz (Rv) e Andrea Manfrin (Lega). Riguardo al censimento dei canidi nella regione, l’assessore ha specificato che oltre al lupo sono inclusi anche le volpi e i cani. Il 20 gennaio, la giunta ha approvato una convenzione tra Regione, Usl, Celva e Ordine dei veterinari per il controllo del randagismo e la tutela degli animali domestici.Il responsabile degli Affari europei, Luciano Caveri, ha evidenziato: “Ho sollevato più volte questa questione nel Comitato delle Regioni, sottolineando che il lupo è un predatore senza predatori e pertanto spetta a noi esseri umani regolarne la presenza. Attorno al lupo si sviluppa un vero e proprio business: dobbiamo celebrare la sua esistenza ma allo stesso tempo fare attenzione affinché non diventi un problema incontrollabile.”Il consigliere Planaz ha replicato: “La Regione sembra tendere a minimizzare questo problema, presentando una situazione diversa da quella reale e ciò genera confusione.” Anche Manfrin ha aggiunto: “Con un monitoraggio più accurato potremmo ottenere informazioni più precise. È fondamentale superare questa sorta di omertà per proteggere il nostro territorio e la nostra comunità dalla presenza del lupo.”